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La bellezza dei calcoli renali svelata da una ricerca

I calcoli renali sono più belli di quanto si possa immaginare.

Un primissimo piano di una fetta molto sottile di un calcolo renale umano rivela gli intricati schemi dei suoi strati minerali. Mayandi Sivaguru, Jessica Saw di Bruce Fouke Lab, Carl R. Woese Institute for Genomic Biology, U. di I.

Dolorosi sì, ma anche molto belli. I calcoli renali, una patologia che colpisce più del 10% della popolazione mondiale, assomigliano alle barriera coralline. Questo è quanto emerso da uno studio che potrebbe dare informazioni molto importanti sulla loro diagnosi e cura.

I risultati dello studio condotto dal Prof Bruce Fouke e pubblicati sulla rivista Scientific Reports, metterebbero in dubbio l’ipotesi avvalorata da molti medici secondo cui i calcoli renali siano omogenei e insolubili. Essi invece assomiglierebbero a meravigliose barriere coralline in scala nanometrica: rocce complesse, ricche di calcio, formate da strati che si sovrappongono e si dissolvono nel tempo.

Frammento calcolo
A sx, una fetta di calcoli renali; a dx un primo piano di un frammento di calcolo renale. Mayandi Sivaguru, Jessica Saw di Bruce Fouke Lab, Carl R. Woese Institute for Genomic Biology, U. di I.

“Quando i medici trovano quel grumo fastidioso e brutto e lo buttano stanno gettando il registro più importante che abbiamo ossia la storia della fisiologia del rene”, ha dichiarato il Prof. Bruce Fouke, professore di geologia e microbiologia presso l’Università dell’Illinois, e a guida della ricerca.

Lo studio del Dott.Fouke

Il dottor Brian Matlaga, urologo e chirurgo renale al Johns Hopkins, ha definito lo studio “un approccio provocatorio e fuori dagli schemi” a un gravoso problema di salute come la calcolosi. “Quando rompiamo i calcoli renali chirurgicamente, alcuni di loro sono davvero molto belli. Assomigliano a un geode (una cavità interna ad una roccia ignea), come gli anelli del tronco di un albero, come qualcosa che potresti attaccare al muro”, ha detto il dottor Brian Matlaga. “Quindi la ricerca su questo aspetto è molto eccitante, è un nuovo approccio”.

calcolo renale forma
Le immagini sono state realizzate utilizzando una varietà di processi, tra cui la microscopia a fluorescenza su scala nanometrica super.Mayandi Sivaguru, Jessica Saw di Bruce Fouke Lab, Carl R. Woese Institute for Genomic Biology, U. di I.

Le immagini sono state realizzate grazie all’utilizzo di numerosi strumenti tra cui la microscopia a fluorescenza su scala nanometrica a super risoluzione. Il Professor Fouke, i cui progetti di ricerca lo hanno portato a sciare attraverso il Parco Nazionale di Yellowstone e a fare immersioni nella acque della Grande Barriera Corallina australiana, ha visto subito i collegamenti tra calcoli renali umani e scheletri di corallo, travertino termale e persino la migrazione di petrolio e gas in profondità. Le interazioni tra cose viventi, acqua e crescita minerale si verificano in tutti e tre.

“L’acqua che esce dalle sorgenti di Yellowstone è calda e salata – molto simile all’acqua di mare e alle urine”, ha dichiarato il ricercatore. Per quanto riguarda gli intricati depositi di pietra che questi liquidi aiutano a formare, “Non saresti in grado di distinguerli al microscopio.”

forma calcolo renale

 

I risultati della ricerca

Fouke e i suoi colleghi ricercatori hanno esaminato più di 50 frammenti di calcoli renali presi da sei pazienti della Mayo Clinic utilizzando vari microscopi a luce ed elettronici. Vi hanno identificato la materia organica e i cristalli di calcio con la luce ultravioletta, che utilizza diverse lunghezze d’onda per rendere luminosi i diversi minerali.

Con l’uso del metodo ad alta risoluzione, chiamato microscopia a super-risoluzione di Airyscan, è stato possibile catturare istantanee colorate di materia organica e strati cristallini dei calcoli renali, “rotti e troncati” da crepe, triangoli e altre geometrie più recenti, ha detto il dottor Fouke. I risultati hanno mostrato che la stragrande maggioranza del materiale si era dissolta e riformata nel tempo.

I medici spesso basano i loro piani di cura del paziente sulla chimica e sui componenti molecolari dell’urina del paziente. Ma ulteriori ricerche potrebbero consentire ai medici di trarre vantaggio dalla variazione della composizione dei calcoli renali stessi, aumentando gli ingredienti specifici per dissolvere completamente le pietre, senza passaggi strazianti o procedure invasive.

“Ora che conosciamo il processo con cui crescono i calcoli renali, la domanda è: come possiamo capovolgere l’interruttore dall’altra parte e rompere i calcoli?”. Il dottor Matlaga ha inoltre dichiarato. “Se puoi intervenire in un dato momento durante questi eventi, potresti essere in grado di manipolare il processo attraverso il quale i calcoli renali crescono”.

Lo studio accredita secoli di geologi rivoluzionari che hanno ispirato l’ipotesi del Dott.Fouke. Soprattutto Nicholas Steno, un anatomista danese che, nel 1667, ipotizzò che la roccia stratificata potesse indicare la cronologica degli eventi. (Egli sarebbe morto di calcoli renali).

(Il testo è una libera traduzione di un articolo testo apparso su The New York Times. Clicca qui per leggere l’articolo orginale)

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