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Cistite maschile: cause e cura

La cistite maschile ha una frequenza bassa rispetto alla cistite nelle donne. La percentuale di casi è infatti del 10%. Questo dipende dalla diversa conformazione anatomica dei due sessi. Il sesso femminile ha una uretra più corta e più vicina all’orifizio anale rispetto a quella degli uomini.

Cause cistite maschile

Per quanto riguarda gli uomini, tra i componenti favorenti una cistite troviamo l’Ipertrofia Prostatica, in particolare gli strumenti iatrogeni che superano le linee funzionali di difesa contro i germi (cateterismo intermittente o a permanenza).

La Cistite comunque può dare un interessamento anche delle alte vie urinarie (reni), provocando una Pielonefrite.
Essa può essere causata da:

  • alterazioni funzionali della giunzione uretero-vescicale, dovuti a disturbi dello sviluppo (reflusso vescico-ureterale);
  • da reflusso vescico-ureterale transitorio associato ad edema tessutale da Cistite batterica.

Le altre vie di invasione del Parenchima, la Linfatica e l’Ematogena, nel soggetto normale, non sono comuni. Infatti la disseminazione Linfatica, potrà avvenire solo in casi di Infezioni Intestinali importanti, mentre quella Ematogena, si potrà avere in pazienti con batteriemia causata da Stafilococcus Aureus o da fungemia da Candida.

Cistite maschile alcuni consigli

  • ricordare che le infiammazioni prostatiche non sono una prerogativa dell’anziano
  • una dieta semplice con limitazione del consumo di certe spezie (pepe e senape), di troppi salumi grassi e degli insaccati, dei cibi che contengono conservanti, può essere d’aiuto al mantenimento delle funzioni urinarie e prostatiche con beneficio anche della vescica
  •  l’abuso di alcol, specie se si tratta di superalcolici (e specie in presenza di un preesistente interessamento prostatico) alimenta l’infiammazione locale e anche la possibilità di una sovrainfezione.
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